About2022-04-27T14:35:22+02:00

L’Ufficio Patriziale

Presidente: Piergiorgio Iametti (079 685 36 17)
Vice-Presidente: Damiano Vanazzi
Membri: Curzio Mantelli, Thomas Taddei e Pierluigi Zuffi

Dipendenti del Patriziato
Segretaria-contabile dal 01.01.2020: Nelly Jacmolli
Usciere-Guardaboschi: Luigi Piubellini

Cittadini patrizi

ca. 650

Answering phone calls

Elementum posuere mauris, ac ultricies eu orci massa at id tincidunt.

Fuochi

ca. 250

Basic data entry

Accumsan odio id nec mauris, eu, tortor at. Vitae tincidunt enim quis.

Cognomi patrizi

Berla, Bodinoli, Bulloni, Genni, Ghisla, Guidicelli, Guidinetti, Jacmolli, Iametti/Jametti, Luis, Mantelli, Taddei, Valentini, Vanazzi, Zuffi.

Organizing calendar

Elementum blandit erat odio quam pellentesque aliquam faucibus.

Cognomi patrizi estinti

Bodini, Bontadina, Calzoni, Demichelli, Guidotti, Martinoli, Vanazzoli.

Il Patriziato è membro della comunità dei patriziati di valle e dell’Alleanza Patriziale (ALPA).
 
Il territorio del Patriziato si estende su tutta la giurisdizione territoriale dell’ex Comune di Ponto Valentino (aggregato il 04.04.2004 al nuovo Comune di Acquarossa). Il Patriziato possiede pure terreni sulla giurisdizione degli ex comuni di Aquila (ora aggregato a Blenio) e di Marolta (aggregato ad Acquarossa). Sono pure di proprietà del Patriziato di Ponto Valentino le cascine dell’alpe Ör e Pozzetta sul Lucomagno, mentre i diritti di pascolo inerenti detto alpe sulla proprietà giurisdizionale di Olivone sono contemplati nel “Libro bianco” il cui originale si trova negli archivi del Patriziato generale di Olivone, Campo e Largario. 
Inoltre al Patriziato di Ponto Valentino sono riconosciuti i diritti di pascolo esistenti sulla “Pezza Comune” che si trova sulla giurisdizione del Comune di Medel/Lucmagn.
 
Ponto Valentino anticamente formava una comunità unica con Castro e Marolta. Con il documento del 27 maggio 1895, in base alla convenzione del 20 settembre 1879, dette comunità si separarono, dividendosi “de bono et equo” per tramite di tre periti specialmente nominati, i beni fino ad allora amministrati in comune.
Torna in cima